Chi si è trovato ad attraversare Roma in metropolitana avrà notato come in molte stazioni, sia della linea A sia della B, le scale mobili siano chiuse, bloccate o in manutenzione. La motivazione della rottura della scala mobile di Barberini è allucinante. Dal Ministero della Verità fanno sapere che è tutto a posto
E da uno di questi episodi, avvenuto lo scorso 21 marzo, è partita un’altra indagine che ha portato a una scoperta tanto incredibile quanto preoccupante.
I guasti alle scale mobili delle stazioni venivano, infatti, riparati con delle comunissime fascette da ferramenta.
Quelle che, in pratica, si possono trovare nel negozietto sotto casa e utili per stingere i tubi.
Questo è quello che è emerso nelle perizie tecniche avvenute dopo l’incidente alla stazione Barberini e, come riporta il quotidiano romano Il Messaggero, a una «accusa di frode alle pubbliche forniture che ha portato la procura di Roma a iscrivere nel registro degli indagati 12 persone, tra top manager di Atac e responsabili della ditta di manutenzione, la Metroroma srl».
Le scale mobili riparate con le fascette metalliche
A muovere questa accusa sono il pubblico ministero Francesco Dall’Olio e il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia che indagano sulle riparazioni sottocosto da parte di Atac – e della società terza a cui erano affidati i compiti di manutenzione – sugli impianti delle scale mobili.
Per il momento l’unico caso in esame è quello della stazione Barberini, ma questa perizia potrebbe portare a nuove verifiche in tutte le stazioni delle metropolitane diffuse sul territorio capitolino e gestite dalla municipalizzata del servizio pubblico dei trasporti.
Manutenzione che ha peggiorato la situazione
Non solo la riparazione riscontrata a Barberini è a basso costo e inadatta rispetto alla sostituzione integrale dei perni o di altri pezzi fondamentali per il funzionamento delle scale mobili, ma quell’utilizzo di fascette metalliche avrebbe addirittura peggiorata la situazione e la sicurezza dell’impianto. «Gli interventi di riparazione non correttamente eseguiti – hanno scritto gli inquirenti – potrebbero aver inciso in senso negativo sul corretto funzionamento degli impianti».
Da Giornalettismo
Invece dal Ministero della Verità fanno sapere che è tutto a posto e che la colpa era di chi ha fatto il bando... cioè l'attuale amministrazione
Fascette metalliche prese dal ferramenta per riparare le scale mobili nelle stazioni di Roma - dodici indagati. Finalmente una amministrazione che controlla e non fa sconti a nessuno. Vergogna. pic.twitter.com/Trt9ndupHB— Paolo Ferrara M5S (@Paolo__Ferrara) 29 aprile 2019
Il commento (anche troppo pacato), sempre via Twitter, del nostro @TplRoma
@Paolo__Ferrara parla sempre dei vecchi partiti e dimentica che il bando lo hanno fatto nel 2017 quando #Roma era già governata dal #M5S. Bravo!#Atac #scalemobili #MetroA https://t.co/ZzDxujUKBK— TPL Roma (@TplRoma) 29 aprile 2019
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