Lo Stadio della Roma e la Roma-Lido



Siamo nella merda! Spoiler del post: l'Art.12 comma 4 dello Schema di Atto d'Obbligo consente di NON adeguare il trasporto su ferro prima dell'apertura dello #StadioDellaRoma, a questo punto l'opera di pressione di blog, comitati, cittadini, ecc. è l'unica flebile speranza.


Faq sulla Stadio della Roma: 23. Soldi pubblici o privati? (Parte III: La Roma-Lido)

Domanda: Ho letto di fondi della Regione Lazio destinati al potenziamento della ferrovia Roma-Lido. Ma non toccava al proponente farsi carico del piano trasportistico?

Risposta: Gli interventi annunciati dalla Regione Lazio non sono in alcun modo collegati alla realizzazione dello Stadio della Roma poiché già previsti quasi 10 anni fa[1], seppur mai ultimati a causa della mancanza di fondi.



La delibera di pubblico interesse del 22 dicembre 2014, infatti, proprio in previsione dei suddetti interventi a carico della Regione Lazio [cui appartiene la titolarità della ferrovia, ndr], che consentiranno alla Roma-Lido di raggiungere finalmente l’obiettivo dei 14.400 passeggeri all’ora fissato dal piano triennale elaborato nel 2007, suggeriva la realizzazione, a carico del proponente, di una diramazione della Metro B dalla stazione Magliana a quella di Tor di Valle, il cui potenziale di 19.200 passeggeri, in aggiunta a quello già citato della Roma-Lido post-ammodernamento, avrebbe permesso di soddisfare il vincolo che impone di garantire, ad almeno il 50% degli spettatori, il raggiungimento dell’impianto tramite ferro.

Tuttavia, a seguito della necessità di assumere e risolvere le analisi e le osservazioni formulate dal Dipartimento Mobilità, la stessa delibera demandava alla Conferenza dei Servizi decisoria la possibilità di individuare un piano trasportistico alternativo, con ciò prevedendo, fra le altre, l’ipotesi di destinare tutti o parte dei 50,45mln stanziati dal proponente per la realizzazione della diramazione della Metro B e della nuova stazione di Tor di Valle ad altre opere ritenute di interesse generale come, ad esempio, il potenziamento della Roma-Lido, o di diminuire la SUL a compensazione qualora si ravvisasse la mancata necessità di impiego (totale o parziale)  del suddetto importo.

Proprio l’ipotesi di potenziamento della Roma-Lido è da subito l’opzione considerata preferenziale dal Dipartimento della Mobilità come confermato via Twitter, a queste stesse pagine, dal neo Presidente della Commissione Mobilità, Enrico Stefàno:



A seguito della ridefinizione del pubblico interesse contenuta nella delibera di giunta del 6 giugno 2017 [cfr FAQ n.18], tale orientamento si concretizza attraverso la destinazione, quale contributo economico per la Roma-Lido, di 44mln di euro del contributo al costo di costruzione, con ciò configurando un minor investimento, rispetto a quanto previsto dalla delibera n.132/2014, di circa 5mln ma, allo stesso tempo, l’abbattimento di una quota di SUL compensativa.

Allo Stadio della Roma, dunque, è possibile imputare “soltanto” il merito di aver contribuito a rendere improcrastinabile quanto rimasto inottemperato per anni benché necessario, come ammesso, del resto, dalla stessa Regione Lazio in sede di Conferenza dei Servizi esterna.

E’ opportuno sottolineare, tuttavia, che secondo l’art. 12 comma 4 dello Schema di Atto d’Obbligo, la mancata realizzazione degli adeguamenti preannunciati da parte delle Amministrazioni, ivi compresi i 44mln di euro del contributo al costo di costruzione da destinare all’acquisto di treni e materiale rotabile, non potrà in alcun modo impedire al proponente la prima apertura dello Stadio. 

In tal caso, Roma Capitale dovrà farsi carico di un piano trasportistico alternativo, probabilmente su gomma

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