Metro Barberini, la società che fa manutenzione: «Tutta colpa di pezzi di trolley e sciarpe che si incastrano»

Metro Barberini, la società che fa manutenzione: «Tutta colpa di pezzi di trolley e sciarpe che si incastrano»


L'affare è solo all'inizio: Giorgio Del Vecchio, della ditta di Napoli che si occupa della manutenzione degli impianti delle metro: «L’Atac ci deve spiegare sulla base di cosa vuole rescindere il contratto con noi. I guasti sono calati da 1150 a 880» - Sarà ricorso?



«Non so se siamo finiti sotto inchiesta, al riguardo non abbiamo ancora ricevuto alcuna comunicazione, ma anche se fosse sarebbe un atto dovuto e comunque siamo tranquilli: siamo i manutentori della metropolitana di Roma e da quasi due anni gli interventi per guasti sono calati da 1.150 a 800. 

L’Atac ci deve spiegare sulla base di cosa vuole rescindere il contratto con noi». Così Giorgio Del Vecchio, della Ascensori Del Vecchio, ditta di Napoli che con la Metro Roma si occupa della manutenzione degli impianti delle linee di trasporto sotterraneo della Capitale.

Un calo dei guasti del 30%

«Il calo di interventi per guasti si attesta sul 30 per cento, e può succedere che le interruzioni siano causate da oggetti persi dai passeggeri in transito: parti di trolley e bagagli che si staccano, sciarpe, cinture, che tuttavia fermano i gradini ma non li rompono, come è successo giovedì scorso alla stazione Barberini. 

In quel caso è stato un chiodo: non abbiamo idea come ci sia finito, ci sembra strano che possa essere caduto a un passeggero», dice ancora Del Vecchio che poi rivela: «Le ultime verifiche trimestrali compiute dal personale di Atac che controlla la manutenzione hanno dato esito positivo in 196 casi su 200. 

Vi siete mai chiesti perché l’azienda ha chiuso le scale mobili solo di quelle quattro stazioni in centro e non tutte le altre? 

Perché quelle venti, su un totale di 175 impianti, sono di una determinata marca che ha già avuto problemi all’estero».

Ottenuta deroga a 40 anni

«La nostra parte l’abbiamo fatta - spiega Del Vecchio, a capo di una società con sedi anche a Roma e Milano, che fra i clienti ha avuto le Ferrovie, la Rinascente, l’Inps, la Circumvesuviana, l’Upim e l’università di Napoli - abbiamo sostituito nel corso degli anni scorsi dischi per i freni d’emergenza e le catene del gradini difettose, ma il problema è che quel tipo di scala mobile, che per gli impianti pubblici hanno l’obbligo di essere cambiate dopo 30 anni di esercizio, hanno avuto una deroga per poter essere sostituite parzialmente, quindi la struttura è rimasta la stessa di oltre 40 anni fa».

Da Corriere della Sera


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