Sciopero Roma 17 gennaio 2019


Sciopero, il 17 gennaio a Roma ci sarà il primo stop dell'anno: metro ed autobus a rischio per 24 ore a causa di ben due scioperi: il primo di 4 ore per gli iscritti al sindacato Usb ed il secondo di 24 per l'Orsa. Ecco gli orari e le fasce di garanzia


Giovedì 17 gennaio primo sciopero del 2019 in Atac. In realtà si tratta di un doppio sciopero: a fermarsi saranno infatti gli iscritti ai sindacati Orsa (24 ore) e Usb (4 ore, dalle 8.30 alle 12.30).

Previste fasce di garanzia dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17 alle 20. A rischio autobus, tram, metro A, B, C, Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo gestite da Atac.

In una nota interna interna Atac "richiama tutto il personale al corretto esercizio del diritto di sciopero nell'ambito della durata dello stesso in ottemperanza alle disposizioni di cui sopra, secondo le modalità indicate dalle organizzazione sindacali proclamanti".

Per quanto riguarda il servizio di superficie "il personale di guida dovrà essere presente in servizio 30 minuti prima della conclusione dello sciopero e/o dell'inizio delle fasce di garanzia. Inoltre le corse iniziate prima dello sciopero dovranno essere portate a termine".

La decisione di confermare l'agitazione è giunta lo scorso 10 dicembre, dopo l'esito fallimentare della procedura di conciliazione dello stato di agitazione. Sono esclusi dallo sciopero portieri, guardini, addetti ai centralini telefonici ed ai servizi di vigilanza, apertura e chiusura stazione.

Da Roma Today







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3 Commenti

Anonimo ha detto…
Cioè, io dico: sono stati salvati dal fallimento, cosa c'è da scioperare non lo capisco. Io sono dell'idea che l'ATAC andava invece fatta totalmente fallire: sarebbe stato un bello schiaffo morale a tutti quanti. E non aggiungo altro, è meglio.
Anonimo ha detto…
Quanto era meglio l'ATAC di una volta, quando c'erano i fattorini, quando gli autisti avevano anche il berretto incluso nella divisa, quando c'erano i controllori capo che si accertavano che tutto andasse bene e che i conducessi operassero correttamente se no fioccavano i rapporti, quando il personale capolinea dava l'ordine di partenza agli autisti col fischietto...che tempi. Altro che oggi.
Anonimo ha detto…
Dell'ATAC di una volta (ed includo anche le altre aziende dell'epoca, come la STEFER o la SRFN), aggiungo anche che erano diretta da dirigenti che erano ingegneri con i fiocchi, talvolta anche in grado di progettare loro stessi i mezzi occorrenti per l'espletamento del servizio. Si pensi, ad esempio, all'ing. Roberto Saglio, progettista del tram MRS, o a Mario Urbinati, che progettò l'omonima giostra (snodo) applicata per la prima volta al mondo su un tram articolato romano (la 401 STEFER, oggi in restauro in Piemonte). Mi ricordo con piacere un po' tutto il personale di una volta, composto da conducenti con i fiocchi, che avevano un minimo di passione e di attaccamento al lavoro e non da autiste ragazzotte anoressiche ed isteriche (che una volta era impensabile potessero saper guidare gli autobus dell'epoca, parlo anni sessanta o settanta; a confronto, gli odierni sono giocattoli come semplicità di guida), da verificatori che quando salivano a controllare i biglietti tremavano pure i mancorrenti degli autobus, e nessuno si sarebbe azzardato neanche a rispondergli male. Purtroppo, è tutto un mondo ormai scomparso.